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Il Leonberger è un cane dolce e sensibile che ama la vita in famiglia; è molto intelligente e facilmente addestrabile, ma richiede una fase di socializzazione ben eseguita in giovane età, più che altro per evitare che diventi indisciplinato considerando la sua mole imponente.
Molto paziente con i bambini ed adatto a vivere in loro compagnia. Le femmine hanno generalmente maggior istinto alla guardia rispetto ai maschi.
Amante dell'acqua, è, solitamente, un nuotatore molto bravo (ha le zampe palmate come il Terranova), motivo per cui può essere utilizzato come cane da salvataggio.
Gli piace passeggiare con il suo padrone ed è sempre pronto a giocare, ama la vita all'aria aperta come anche la vita casalinga e normalmente convive pacificamente con altre specie animali.
Il Leonberger non ama stare da solo, dà e deve ricevere costante affetto legandosi molto all’ ambiente familiare in cui vive: è come un bambino che ha sempre bisogno di qualcuno vicino e soprattutto di tante coccole!
Viene definito un cane equilibrato, calmo, riflessivo e dotato di scarsa aggressività. Nei confronti dei bambini ha una vera e propria predilezione: si distingue per una grande pazienza e per un senso di responsabilità che ne fanno un compagno di giochi molto affidabile, sempre restando nei limiti del rispetto per il cane.

Nonostante le notevoli doti di bellezza e l’ottimo carattere è una razza ancora poco conosciuta in Italia, mentre è molto apprezzata nel proprio paese d’origine, la Germania, e nei paesi del centro Europa, specialmente la Francia.

Per la razza Leonberger ci sono molte ipotesi su quale sia la sua origine. Pare però che questa razza risalga a tempi piuttosto recenti, intorno al 1846, quando il consigliere Enrico Essig di Leonberg, dal quale la razza prende il nome, avrebbe incrociato i propri “Terranova” con “Cani di San Bernardo” e anche con “Cani da Montagna dei Pirenei”, riuscendo ad ottenere una nuova razza.

 

 

Il Leonberger è stato creato nella prima metà del XIX secolo da Einrich Essig (1808-1889), allo scopo di riprodurre il leone raffigurato nello stemma araldico delle città tedesca di Leonberg, vicino a Stoccarda. Secondo la tradizione vennero impiegati il Terranova Bianco e Nero (tipo Landser), il San Bernardo a pelo lungo e il Cane da Montagna dei Pirenei. Alcuni studi recenti mettono tuttavia in dubbio questa ricostruzione storica. Secondo Herbert Schiffmann (1984), per realizzare il cane si sarebbero utilizzati alcuni cani da pastore presenti nelle zone caucasico-alpine. È certo che Essig utilizzò cani provenienti dall'Ospizio del Gran San Bernardo così come egli inviò all'Ospizio propri esemplari su richiesta dei monaci che avevano avuto l'allevamento decimato da una malattia. Gli inizi della razza sono pertanto ancora nebulosi e nelle esposizioni canine della seconda metà dell'Ottocento alcuni esemplari vennero presentati alternativamente come Leonberger o San Bernardo. la razza ebbe una certa fortuna e fu richiesta dalle principali Corti d'Europa e perfino in Giappone; si narra che Garibaldi fece dono di un cucciolo alla sua adorata Anita. La principessa Sissi (Elisabetta Imperatrice d'Austria) ne possedette sette e al wolkgarten di Vienna è raffigurata seduta in trono con a fianco due Leonberger. Dopo la morte di Essig la razza cadde in disgrazia e venne osteggiata dagli allevatori di razze affini, specie il San Bernardo, ma grazie alla costanza e alla passione di alcuni superò i periodi bui del dileggio e poi le due guerre mondiali, per riconquistare una certa popolarità a partire dagli anni sessanta. In Italia il Leonberger ebbe alcuni amatori fin dai primi anni sessanta.

Storia

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